lunedì 29 febbraio 2016

BLOGTOUR - Il Cammeo di Ossidiana, di Virginia de Winter

Titolo: Il Cammeo di Ossidiana 

Titolo originale: Oscure Gioie - Bijoux de Deuil 

Autore: Virginia de Winter 
Editore: HarperCollins (eLit)
Pagine: 245
Prezzo: ebook - 5,99 

Trama:
Londra, fine 1800 - Raven Armitage non si dà pace per la morte improvvisa dell'amata sorella Elizabeth ed è disposto a tutto pur di venire a capo del mistero che la avvolge, dunque anche a carpire i segreti di Sebastian Darlington, l'uomo che avrebbe dovuto sposarla, oltre che il più affascinante libertino del ton dopo Dorian Gray. Il loro primo incontro, sul selciato umido di una strada di Mayfair, non sembra nascere sotto i migliori auspici, e neppure quelli successivi, che culminano in un duello tra i brumosi prati di Battersea. Miracolosamente usciti quasi indenni dallo scontro, Raven e Sebastian capiscono che il destino ha legato le loro esistenze. 
Scoprono così la passione dopo la violenza, il tocco caldo sulla pelle dopo il gelo della voce, i segreti celati dietro un battito di ciglia e la dolcezza di un sorriso fatto per sedurre. Ma il tempo dell'amore dovrà aspettare perché le ricerche sull'inspiegabile morte di Elisabeth, che ruota intorno a un elegante cammeo di ossidiana, fa compiere loro un pericoloso viaggio nelle più oscuri perversioni dell'animo umano…



Ebbene sì, avete sentito bene! 
Proprio oggi esce per eLit (HarperCollins) il romanzo di Virginia de Winter, che magari conoscete come Oscure Gioie, il titolo di quando era stata pubblicato come Self. 
Torna da ora disponibile, con una nuova veste grafica, ma soprattutto con un nuovo titolo: 
Il Cammeo di Ossidiana!

Quali sono i blog che mi accompagneranno in questo Blogtour?
Eccoli, insieme al Calendario con le date:

2 Marzo - I 3 motivi per leggere il libro, Il Castello tra le Nuvole
4 Marzo - Le Musiche di Raven, Liber Arcanus
6 Marzo - Lord Darlington e Compagnia, Coffee & Books
8 Marzo - Intermezzo d'azione, La Bella e il Cavaliere
10 Marzo - Frac & Redingote, Bookish Advisor
12 Marzo - Londra deWinteriana, Please another book

Ovviamente, potreste trovate una sorpresa alla fine di questo percorso, ma chi lo sa!
Noi, in ogni caso, vi aspettiamo numerosi e ci farebbe piacere se voleste usare l'hashtag #CammeoBlogtour mentre partecipate all'iniziativa: condividete i post, pubblicate foto con la copertina del libro in bella vista, e commentate le tappe!
<a href="http://ilmondodiangelica.blogspot.it/2016/02/blogtour-il-cammeo-dossidiana-di.html"><img src="https://4.bp.blogspot.com/--oK7YPhd-No/VtNofpC2_tI/AAAAAAAAEbQ/ctRfHbBYXRk/s320/cammeov3.png" width="320" height="213"/></a>

Recensione - La Chimera di Praga, di Laini Taylor

Il primo capitolo di una serie che sono sicura molti di voi amano!
Titolo: La Chimera di Praga
Autore: Laini Taylor
Pagine: 383
Prezzo: 14,90€
Casa Editrice: Fazi Editore

Trama:
Karou ha 17 anni, è una studentessa d'arte e per le strade di Praga, la città in cui vive, non passa inosservata: i suoi capelli sono di un naturale blu elettrico, la sua pelle è ricoperta da un'intricata filigrana di tatuaggi, parla più di venti lingue e riempie il suo album da disegno di assurde storie di mostri. Spesso scompare per giorni, ma nessuno sospetta che quelle assenze nascondano un oscuro segreto. Figlia adottiva di Sulphurus, il demone chimera, la ragazza attraversa porte magiche disseminate per il mondo per scovare i macabri ingredienti dei riti di Sulphurus: i denti di ogni razza umana e animale. Ma quando Karou scorge il nero marchio di una mano impresso su una di quelle porte, comprende che qualcosa di enorme e pericoloso sta accadendo e che tutto il suo universo, scisso tra l'esistenza umana e quella tra le chimere, è minacciato. Ciò che si sta scatenando è il culmine di una guerra millenaria tra gli angeli, esseri perfetti ma senz'anima, e le chimere, creature orride e grottesche solo nell'aspetto esteriore; è il conflitto tra le figure principi del mito cristiano e quelle dell'immaginario pagano. Nel disperato tentativo di aiutare la sua "famiglia" Karou si scontra con la terribile bellezza di Akiva, il serafino che per amore le risparmierà la vita.

Voto: 4/5

Purtroppo, io non mi ero fatta coinvolgere dall'entusiasmo per La Chimera di Praga quando era uscita la prima volta diversi anni fa. Non so, la copertina non mi convinceva e non mi ero soffermata troppo sulla trama all'epoca, quindi non l'avevo mai comprato. Quanto mi sono pentita! Ogni volta che spuntava in libreria o sui siti online, lo vedevo ma non lo compravo mai e finalmente ho potuto, grazie alle ristampe e alla gentilissima Casa Editrice, leggerlo e innamorarmene. In più, le nuove copertine sono talmente belle che - anche se so benissimo che un libro non lo si dovrebbe comprare solo per l'aspetto - prima o poi ci avrei voluto mettere su le mani comunque. Ma le avete viste?! Io ne sono innamorata.

Sul retro, coloratissimo, di questa nuova edizione c'è una citazione da Il Venerdì di Repubblica che mi ha colpita. Recita:
«Un romanzo colto, che cita Michelangelo e Hieronymus Bosch e fa fare il giro del mondo».
Non so se avete notato l'enfasi sulla parola colto, che ho aggiunto qui sopra. Ed è proprio questo che mi ha colpito di Daughter of Smoke and Bone - titolo originale. Al di là di scultori, pittori, artisti di ogni tipo e chi più ne ha più ne metta, questo romanzo a me è sembrato un livello sopra a tanti altri che ho letto.
Meno banale, meno scontato, diverso nel senso più positivo possibile della parola. Un gradino sopra ai soliti Paranormal o Urban Fantasy che spuntavano nel periodo post Twilight, e che di originale non avevano neanche le virgole. Non so voi, ma non ho letto granché a proposito delle Chimere, al contrario di tante altre creature fantastiche di cui si è praticamente abusato. 

Karou, la nostra protagonista, oltre ad un tratto distintivo ben evidente - i capelli blu - ha anche un lavoro piuttosto singolare: attraversa portali alla ricerca di denti di ogni tipo, umani o animali, da portare a Sulphurus, la Chimera che l'ha cresciuta, che per lei è come un padre. 
Il problema è che Karou del mondo da cui viene Sulphurus sa poco e niente, non ha idea del vero significato dei denti che tanto ardentemente lui colleziona e soprattutto è completamente all'oscuro della Guerra che le Chimere stanno combattendo da decenni contro gli Angeli, belli quanto letali e per niente disposti a cedere la loro supremazia alle Chimere.
Quando Karou incontra Akiva, il più bell'angelo, e anche l'unico, su cui lei abbia mai posato gli occhi il puzzle sembra diventare assolutamente impossibile da risolvere. Ma alla fine la tessera mancante si rivelerà più vicina di quanto credeva, appesa al suo collo sotto forma di Osso dei Desideri. E quando Karou capirà, niente sarà più come prima.

Se ho trovato Akiva un po' distante, ma sicuramente perché lacerato e dall'animo impoverito dalle ferite ricevute in passato, ho adorato Karou. Ha protagonista con carattere, sveglia, intelligente e di cui, sicuramente, ho invidiato i capelli blu. Datemi un parvix ed esprimerò lo stesso desiderio.
Oltre lei, sicuramente Sulphurus e tutte le altre Chimere (Sybilis, Yasri e Twiga) sono soggetti estremamente interessanti. Il Signore dei Desideri in particolare: enigmatico, chiuso ma con un segreto da custodire. Spero davvero di rivederlo nei prossimi due volumi. 

E come scrive Laini Taylor! Non si può certo dire che non sappia come spiegare a noi semplici lettori le meraviglie prodotte dalla sua testa. Le descrizioni si susseguono, una dopo l'altra, e anche se in genere io non sono una fan delle descrizioni chilometriche - a volte mi paiono troppo lunghe, noiosette e mi distraggono dalla storia - con queste creature particolari sono indubbiamente necessarie. Cavalli misti a uomini misti a lupi ed elefanti... insomma, ci siamo capiti. 

Il fatto che io abbia visitato Praga, ne abbia un bellissimo ricordo, e riconoscessi alcuni dei posti citati nel libro non ha fatto che aumentare il mio entusiasmo. L'atmosfera gotica che regna sovrana nella Città Vecchia, fatta di pietra e ciottoli, non si dimentica facilmente e trovo che sia stata riportata piuttosto bene sulla pagina.

Se siete pronti a tuffarvi in una storia nuova, diversa e che potrebbe sorprendervi, penso che La Chimera di Praga faccia proprio per voi.

Con la pazienza infinita di uno che ha imparato a vivere nel dolore, attendeva il suo ritorno

sabato 27 febbraio 2016

In My Mail Box #6 - 2016

[La Rubrica appartiene a Kristi del blog The Story Siren]
Eccovi i miei arrivi del mese! 
Li ho messi nell'ordine sbagliato, ma perdonatemi
Eccolo qui, il libro che volevo più di tutti! L'Accademia del Male - Un Mondo senza Eroi, di Soman Chainani è stato il mio regalino post primo esame (ho preso 28, quindi me lo meritavo, no?). Speravo di leggerlo subito ma tra l'altro esame da dare e letture già programmate non ho ancora potuto iniziarlo, mannaggia...

Sabato ero a Milano con Annachiara di Please Another Book e Martina di Liber Arcanus e non ci siamo fatte mancare un giro in libreria! Io AMO il Libraccio, e voi lo sapete. Quindi, quando ho intravisto la nuova edizione, usata ma in condizioni perfette, di La Fonte Magica di Natalie Babbit (se non avete visto il film, Tuck Everlasting, rimediate immediatamente!) non ho resistito. Mio, mio mio!
E la Fazi è stata invece così gentile da inviarmi la nuova ristampa de La Chimera di Praga di cui uscirà la recensione lunedì, quindi tenete gli occhi aperti :)

Sempre con le blogger di cui sopra ho trovato Il GGG di Rohal Dhal al Libraccio, perché esce il film e mi aveva messo la pulce nell'orecchio LaSvamps di Oh Ma che Ansia. E poi di ritorno da un altro esame mi sono regalata La Moglie del Califfo, di Renee Adhieh (e l'ultima stagione di Una mamma per amica, ma questa è un'altra storia e ve ne parlerò un'altra volta).

Nella vostra libreria cos'è entrato, invece? :D

lunedì 22 febbraio 2016

Recensione - La notte che ho dipinto il cielo, di Estelle Laure

Sono tornataaaaaa!
Titolo: La notte che ho dipinto il cielo
Autore: Estelle Laure
Pagine: 315
Prezzo: 14,90€
Casa Editrice: DeAgostini YA

Trama:
Per Lucille, diciassette anni e una passione per l’arte, l’amore ha il volto della sorellina Wrenny. Wrenny che non si lamenta mai di niente, Wrenny che sogna un soffitto del colore del cielo. E poi ha il volto di Eden. Eden che è la migliore amica del mondo, Eden che sa la verità. Quella verità che Lucille non vuole confessare nemmeno a se stessa: sua madre se n’è andata di casa e non tornerà. Ora lei e Wrennie sono sole, sole con una montagna di bollette da pagare e una fila di impiccioni da tenere alla larga. Prima che qualcuno chiami i servizi sociali e le allontani l’una dall’altra. Ma è proprio quando la vita di Lucille sta cadendo in pezzi che l’amore assume un nuovo volto: quello di Digby. Digby che è il fratello di Eden, Digby che è fidanzato con un’altra e non potrà mai ricambiare i suoi sentimenti. O forse sì? L’unica cosa di cui Lucille è sicura è che non potrebbe esserci un momento peggiore per innamorarsi…

Voto: 3/5

Ogni tanto un libro dai temi complicati lo leggo anche io, ebbene sì. A volte abbandono i Contemporary e i Fantasy che in genere prediligo e mi tuffo in una lettura che spero sia più profonda, drammatica, genere che leggo meno spesso di quanto vorrei. Il problema è che appunto, trattando di temi delicati, sono piuttosto pretenziosa, mi viene difficile lasciar correre.

This raging light - titolo originale - parla di Lucille e Wren due sorelle che si trovano catapultate in una situazione non esattamente felice: il padre le ha lasciate, la madre le ha lasciate, e se i servizi sociali lo scoprissero dovrebbero lasciare la casa e forse addirittura essere separate. 
Capite cosa intendevo con drammatico? Ecco.

Lucille si prende tutte le responsabilità del caso; cerca di pagare le bollette, si trova un lavoro, cerca di indagare tra i sentimenti di Wren, la sorellina piccola, che ovviamente risente più di tutti dell'abbandono dei genitori. E Wren è tenerissima, come solo una ragazzina di dieci anni amante dei programmi di cucina può essere.
E poi ci sono i gemelli, Eden e Digby, migliore amica e cotta della nostra protagonista ma... non mi hanno detto granché. Nel senso, avevano i loro lati buoni, ma non mi è sembrato che spiccassero per carattere o idee brillanti. Non li ho sentiti vivi, veri e non mi hanno trasmesso tutto quello che speravo.

Forse è stato un mio problema, non lo escludo, ma ho trovato i temi trattati a volte in modo leggermente superficiale, facendo compiere ad personaggi alcune azioni che secondo me poco avevano a che fare con il carattere che l'autrice aveva pensato per loro. Madri amorevoli che secondo i figli avrebbero sicuramente mandato in rovina tutti, ragazzi dal cuore d'oro che compiono scelte completamente opposte a quello che farebbero normalmente... questo aspetto proprio non mi ha convinta. 

Al contrario ho trovato lo stile piuttosto scorrevole, anche se in alcuni punti leggermente forzato; mi ha dato l'impressione di voler imitare la "leggerezza" di John Green, che lui riesce a mantenere anche nei momenti più drammatici, ma qui, per un motivo o per un altro, secondo me stonava.
In ogni caso si è mantenuta in generale sul semplice e delicato, senza troppe pretese.

Avrei voluto anche qualche risposta in più dal finale, che mi ha ricordato un pochino quello di Resta anche domani (ma in quel caso per lo meno c'era un seguito). Ci sono ancora parecchie questioni in sospeso e se da un lato, nelle ultime righe, qualche risposta ci viene data, tante altre domande sono ancora lì, sospese. Voleva farci ragionare? Ci lascia un finale aperto apposta? Voleva un appiglio per un secondo volume? E chi lo sa. Di sicuro sono curiosa di scoprirlo.

Purtroppo, dopo averlo letto, non credo sia esattamente il libro migliore dell'anno come tanti hanno proclamato, un po' perché è decisamente troppo presto per parlare di "Miglior libro del 2016" ma soprattutto perché mi ha un po' delusa.
Credevo mi sarei commossa, che avrei imparato qualcosa da questa lettura ma alla fine ho solo passato qualche ora a cercare di capire dove la Laure intendesse andare a parare, e non sono ancora sicura di averlo capito. 

Solo perché non si vede non significa che la crepa non ci sia

giovedì 11 febbraio 2016

Top Ten T(hursday) - Le mie 10 Ship Libresche

Eccoci oggi con la famosa rubrica di The Broke and The Bookish.
Avrete notato, però, che invece di essere chiamata Top Ten Tuesday, l'ho chiamata Top Ten T(hursday), perché ho intenzione di postarla il giovedì, giorno più centrale della settimana.
Ora, le regole sono sempre le stesse che avete sempre visto in giro: stilare una Top Ten, lista di dieci elementi, in base ad un tema dato dal blog che ha creato la rubrica. Cercherò di seguire il più possibile i temi, ma mi riservo di ripescarne qualcuno vecchio nel caso proprio non mi piacesse quello del giorno.


Il tema di questa settimana è a scelta ma che riguardi San Valentino, quindi:
Le mie 10 Ship Libresche
Ho deciso di non dilungarmi troppo, e invece di lasciarvi la citazione (presa, se sono saghe, da un punto qualsiasi della storia) che secondo me li rappresenta e che mi ha fatto innamorare di ogni coppia.

Eleanor & Park
"Mi hai salvato la vita" tentò di dirgli. "Non per sempre, non del tutto. Forse solo temporaneamente. Però mi hai salvato la vita, e adesso sono tua. La me stessa di adesso è tua. Tua per sempre."
Eleanor & Park, di Rainbow Rowell

Cath & Levi

"E se lascio che tu mi tocchi per prima?"
"Stai scherzando? Io sono la persona inaffidabile in questa relazione. Sono tutta mani."
"Non mi hai mai dato prova di questo, Cath."
"Nella mia testa, sono tutta mani."
"Voglio vivere nella tua testa."
Fangirl, di Rainbow Rowell


Percy & Annabeth
Il mondo stava crollando e per me l'unica cosa che contava davvero era che lei fosse ancora viva.
Percy Jackson, di Rick Riordan

Mia & Adam
Se resti, farò tutto quello che vorrai. Mollerò il gruppo, verrò a New York con te. Se non vorrai avermi attorno me ne andrò. Liz dice che tornare alla tua vecchia vita potrebbe essere troppo doloroso per te e che forse preferirai ricominciare da capo e dimenticarci tutti. Sarebbe un brutto colpo, ma accetterei anche questo. Sono disposto a perderti così, se non ti perdo oggi. 
Ti lascerò andare. Se resti.
Resta anche domani, di Gayle Forman

Lena & Alex
Lei si meritava un angelo. E io volevo essere il suo.
Delirium, di Lauren Oliver



Miss Charity & Kenneth Ashley
Con voi potrei scendere all'Inferno e continuerei a vedere il cielo.
Miss Charity, di Marie Aude-Murail

Cinder & Kai
Non capisco perché il suo essere un cyborg debba essere rilevante.
Cinder, di Marissa Meyer

Polly & Tom
Per loro non ho una citazione in particolare. E' l'intero libro e l'evoluzione della loro storia ad essere semplicemente perfetto.
Una ragazza fuori moda, di L. M. Alcott

Lola & Cricket
"La perfezione è sopravvalutata. Noiosa".
"Non pensi che io sia perfetta?"
"No. Sei deliziosamente stramba e non ti vorrei in nessun altro modo".
Il primo amore sei tu, di Stephanie Perkins

Axel & Eloise
"Ricordi quando hai imparato a scrivere?"
Lei si voltò, sorpresa, e sorrise. "Per prima cosa mi hai insegnato a scrivere il tuo nome. Il mio istitutore era furioso perché avevi rovinato l'ordine con cui voleva procedere."
"Che numero hai imparato per primo?"
"Otto, perché tu avevi otto anni."


La spinse gentilmente all'indietro, l'erba era soffice sotto il suo palmo, Eloise improvvisamente silenziosa.
"Di notte mi svegliavi per raccontarmi quante stelle avevi contato", aggiunse lui sottovoce.
La vide voltarsi e posargli le labbra all'interno del polso.
"Ti ho sempre voluta per me, dal primo momento."
Le posò il pollice accanto alla piega della bocca delicata, accarezzandola fino a che lei la schiuse, poi si chinò per accostare le labbra al suo collo.
"Fallo ancora", le sussurrò contro la pelle. La sentì trasalire e accostarsi di più a lui, allora la bloccò sotto di sé, premendola contro il prato selvatico.
"Conta le stelle per me, Eloise."
Black Friars, di Virginia de Winter

lunedì 8 febbraio 2016

Recensione - November 9, di Colleen Hoover


[Inedito in Italia, ad oggi]
Titolo: November 9
Autore: Colleen Hoover
Pagine: 320
Prezzo: $17.00
Casa Editrice: Atria Books

Trama: [Tradotto da me, se prendete citate]
Fallon incontra Ben, un aspirante scrittore, proprio il giorno in cui deve trasferirsi dall'altra parte del paese. L'attrazione reciproca li porta a passare insieme l'ultimo giorno di Fallon a LA, e la sua vita piena di storie diventa l'ispirazione che Ben stava cercando per scrivere il suo romanzo. Nonostante il tempo e le varie relazioni e problemi delle loro vite separate, continuano ad incontrarsi tutti gli anni nello stesso giorno. Finché un giorno Fallon inizia a chiedersi se Ben le ha raccontato la verità o se ha costruito una realtà perfetta per creare il giusto colpo di scena per il suo romanzo. La storia di Ben e Fallon, e allo stesso tempo il suo romanzo, essere considerata una storia d'amore se finisce con un cuore spezzato?

Voto: 3.5/5

Non sono del tutto sicura di essermi ripresa dallo shock emotivo che mi ha provocato questo libro. L'ho letto in meno 10 ore e sono stata inavvicinabile per tutto quel tempo, troppo concentrata sugli eventi per prestare attenzione, tanto investita in quello che succedeva ai personaggi da dover commentare ad alta voce ogni volta che un imprevisto capitava sulla loro strada. E' proprio bello quando un volume ti prende così.

Novermber 9 aveva tutte le premesse perché io volessi disperatamente leggerlo dall'istante in cui ho saputo della sua esistenza. Primo la Cover perché, lo ammetto, starei a guardarla una vita: una pila di fogli di un manoscritto con il 9 del titolo che cela una città sullo sfondo, presumibilmente Los Angels, oppure New York. Poi la trama: Ben e Fallon, aspirante scrittore e aspirante attrice, si incontrano ogni anno il Nove di Novembre. E questo è il materiale di base per il romanzo che Ben ha deciso di scrivere, la loro storia. Un giorno all'anno, i due si ritrovano e si innamorano. E qui succede il casino.

Vi assicuro che erano mesi che non riuscivo a staccarmi in questa maniera da un volume. L'autrice fa un ottimo lavoro nel tenere il lettore impegnato e davvero, se l'avessi messo giù per fare altro la mia sanità mentale sarebbe andata a farsi friggere perché io dovevo sapere. Non mi sarei data pace fino a che non avrei voltato l'ultima pagina.

Non è il primo romanzo di Colleen Hoover che leggo - avevo già letto Slammed e Point of Retreat, portati in Italia come Tutto ciò che sappiamo dell'amore e Tutto ciò che sappiamo di noi due - quindi non ero nuova al suo stile o alla sua tendenza a mettere i bastoni tra le ruote ai due poveri protagonisti in tutti i modi umanamente possibili. Specialmente per quanto riguarda Point of Retreat, in cui il dramma è sempre dietro l'angolo e che mi aveva lasciato una sensazione di pesantezza dopo averlo letto. 

Quello che mi impedisce di proclamare la Hoover una delle mie autrici preferite, è che lei è troppo. Troppo, troppo, troppo. Esatto, troppo quanto tutte le modifiche che ho inserito per evidenziare la parola troppo: sottolineatura, corsivo e grassetto.
Bravissima a creare storie e a narrarle, brava anche a dare nomi bizzarri ai personaggi, ma eccezionalmente brava a spalmare Drama su ogni singola pagina neanche fosse pane e Nutella. Troppo brava in questo. Vedete, a me un po' di difficoltà nella riuscita della coppia non dispiace, perché altrimenti tutti i romanzi d'amore non esisterebbero, ma a volte le coincidenze sono troppe, anche per un romanzo. A volte, come in questo caso, la storia tra i personaggi era quasi perfetta e poi la misteriosa verità che il lui/la lei di turno nasconde è troppo scontata, troppo impossibile da credere, troppo drammatica se aggiunta a tutto il casino che aveva fatto succedere prima. Sapete, il troppo stroppia alla fine, quindi eccomi qui. A 3/4 del libro, quando è successo il casino, ho improvvisamente deciso che il voto non sarebbe stato poi tanto alto come avevo immaginato all'inizio.

Non per questo smetterò di leggere i suoi lavori, perché quei capitoli finali non hanno cancellato in me l'entusiasmo per tutte le pagine che avevo letto prima. Credetemi, me lo ricordo benissimo e penso che ne sia valsa sicuramente la pena. Avrei solo desiderato qualcosa di diverso per i due protagonisti, ecco.

Non mi sento di sconsigliarvela, anzi. Se il dramma non vi dispiace scommetto che vi piacerà, se invece pensate che non faccia per voi beh... io non posso assicurarvi nulla. A me è capitato di trovare alcuni suoi romanzi - tutti quelli tradotti sono editi Leggere Editore o Fabbri, uno solo Rizzoli poi ripubblicato da Fabbri - anche all'usato, quindi se non siete convinti potete dare un occhio lì e spendere il minimo, nel caso doveste pentirvene. Se leggete in inglese invece... avrete cover più belle a disposizione :P

Non troverai mai te stesso se sei perso in qualcun altro

mercoledì 3 febbraio 2016

W... W... W... Wednesdays! #3 - 2016




WWW Wednesdays è una rubrica americana conosciuta sul blog "Should Be Reading". Potete partecipare anche voi! Commentando qui sotto o adottando la rubrica sul vostro blog, e rispondere queste tre domande!

-What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
-What did you recently finish reading? (Cosa hai appena finito di leggere?)
-What do you think you'Il read next? (Quale sarà il prossimo libro che leggerai?)

What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
La notte che ho dipinto il cielo, di Estelle Laure
Questo libro è uscito il 31 gennaio e lo sto leggendo proprio ora! Sono ancora all'inizio e non posso dirvi molto. Qualcuno di voi lo sta leggendo?

What did you recently finish reading? (Cosa hai appena finito di leggere?)
Everneath, di Brodi Ashton
Di questo, invece, vi ho lasciato qui la recensione lunedì. Nonostante qualcosina non mi abbia del tutto convinta, in questo minestrone di miti riguardanti gli Inferi, nel complesso l'ho apprezzato e l'ho letto in un baleno. Quando potremo avere il seguito?!

What do you think you'Il read next? (Quale sarà il prossimo libro che leggerai?)
Nonostante tutto ti amo ancora, di Samantha Towle
Come vi dicevo in In My Mail Box, il libro che mi è arrivato dalla Newton Compton - che ringrazio - non è del tutto il mio genere, ma ho deciso di dargli una possibilità e lo inizierò appena potrò. Vediamo come va!
E voi?

lunedì 1 febbraio 2016

Wrap Up! - Gennaio 2016


Come vi avevo anticipato nel post con i Propositi per il 2016, ho deciso di introdurre un piccolo Wrap Up alla fine di ogni mese, per ricapitolare un po' cos'è successo negli ultimi 30 giorni. Iniziamo?

Libri letti: 6
Questo mese ho letto abbastanza. Certo, meno dello scorso anno in cui mi ero divorata la serie di Percy Jackson e qualcosina ancora - io e Percy festeggiamo un anno in pratica! - ma posso essere soddisfatta.
Invisibile, di Levithan e Cremer, di cui non sono rimasta del tutto soddisfatta, soprattutto a causa delle mille domande che ancora mi ronzano in testa sul destino dei personaggi. 
Il primo amore sei tu, di Stephanie Perkins, una rilettura molto molto gradita! Non vedo l'ora che pubblichino Isla and the Happily Ever After.
Dieci piccoli indiani, di Agatha Christie, e il mio primo viaggio nel mondo dei Gialli. Non sarà l'ultimo.
Everneath, di Brodi Ashton, che è uscito proprio in Gennaio per DeAgostini YA.
Simposio, di Platone, che ho dovuto leggere per un esame che devo dare in Febbraio.
November 9, di Colleen Hoover, che ho letto tutto d'un fiato nell'ultimo giorno del mese e di cui vi parlerò presto.

Recensioni:
Winter, di Marissa Meyer
Invisibile, di David Levithan e Andrea Cremer
Dieci piccoli indiani, di Agatha Christie

Video:

Libri In My Mail Box: 14
Everwild, di Neal Shusterman
L'amante inglese di Sissi, di Daisy Goodwin
Cose da salvare in caso di incendio, di Haley Tanner
Dieci piccoli indiani, di Agatha Christie
Cress, di Marissa Meyer
Il primo amore sei tu, di Stephanie Perkins
Harry Potter e la Camera dei Segreti, di J. K. Rowling
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, di J. K. Rowling
Angeli Ribelli, di Libba Bray
Guerra e Pace, di Lev Tolstoj
La Casa di Parigi, di Elizabeth Bowen
Novermber 9, di Colleen Hoover
Nonostante tutto ti amo ancora, di Samantha Towle
L'Usignolo, di Kristin Hannah 

Top Ten:

Citazione del Mese:
"Non troverai mai te stesso se sei perso in qualcun altro"
- Novermber 9, di Colleen Hoover

Recensione - Everneath, di Brodi Ashton

Una delle ultime uscite DeAgostini. L'avete già letto?
Titolo: Everneath
Autore: Brodi Ashton
Pagine: 447
Prezzo: 14,90€
Casa Editrice: DeAgostini

Trama:
Per molte, moltissime settimane Nikki Bennett è scomparsa, svanita nel nulla. Senza nemmeno una parola o una spiegazione. Perché una spiegazione razionale per quello che le è successo non c’è. Nikki è stata risucchiata all’Inferno, imprigionata in un mondo disperato e privata di tutte le emozioni. Adesso, però, le è stata data una possibilità: quella di tornare a casa per sei mesi, sei mesi soltanto. Nikki è decisa a riprendersi la propria vita. Vuole trascorrere ogni singolo minuto con la famiglia e con Jack, il ragazzo che ama più di se stessa. Ma c’è un problema: Cole, l’Eterno dal fascino oscuro che l’ha seguita dall’Oltretomba e che è pronto a tutto pur di riaverla. Nikki sa di avere pochissimo tempo per cambiare il proprio destino. Prima che l’Inferno la reclami… questa volta per sempre. L’indimenticabile storia di un amore maledetto e immortale. Il mito classico di Persefone torna a vivere nelle pagine del primo capitolo di una nuova, bellissima serie dalla suggestiva cornice paranormale.
Voto: 3.5/5
Iniziando a leggere questo libro, sapevo solo che era stata descritto come un retelling del mito di Ade e Persefone. Solo questo, e una copertina bellissima, era bastato a incuriosirmi abbastanza da volerlo leggere. Quando la Casa editrice è stata così gentile da offrirmene una copia, non ho resistito e l'ho iniziato subito.

In realtà, chiariamo un attimo la cosa del retelling. Per quanto ho potuto vedere ora, più che un classico retelling e un prendere qui e là elementi di miti - Ade e Persefone, Euridice e Orfeo, con un pizzico di mitologia egizia - e metterli insieme nel mondo moderno. Una specie di collage che crea un nuovo Oltretomba, o per lo meno molto diverso da come ce lo immaginiamo comunemente.

Come ogni Urban Fantasy o, se volete una dicitura più alla moda, YA Paranormal che si rispetti due sono i ragazzi che la nostra protagonista, Nikki, ha tra i piedi. Lei, indecisa, insicura, a volte un po' cieca, da una parte ha Jack, il quarterback che ama da sempre, e dall'altra Cole, lo stronzo di turno ma che sfortunatamente per lei è l'unico in grado di alleviare il suo dolore. 
Ora, apriamo una parentesi: avete mai notato come i personaggi che si chiamano Cole non siano mai interamente buoni? Ci sarà una regola scritta in proposito di cui non sono a conoscenza?
Normalmente io tiferei Jack, ragazzo della porta accanto, carino, simpatico... ma in questo romanzo mi ha detto ben poco. Al contrario Cole, quello che in teoria dovrebbe essere senza cuore, mi ha dato qualcosa in più, qualche emozione nascosta che sarei curiosa di vedere in modo più approfondito in uno dei prossimi volumi della trilogia, che speriamo escano il prima possibile.

Brodi Ashton ci regala una prosa scorrevole, che non fa fatica a trascinarti nella storia. L'unica difficoltà, a parer mio, è all'inizio quando le regole del gioco dell'Everneath sono ancora tutte da scoprire e un po' di confusione è normale. 
L'autrice ci porta avanti e indietro nel tempo, prima e dopo che Nikki scendesse nell'Everneath e l'energia le fosse rubata per cento anni. Ed è come se le due storie corressero parallele senza sapere bene dove stanno andando: solo la fine del romanzo ci dirà come sono andate esattamente le cose nel Prima e nel Dopo. E' un espediente utilizzato spesso, e spesso io ne rimango poco soddisfatta. A volte preferirei che mi venisse detto tutto in ordine cronologico, perché la linearità mi piace, ma rispetto anche la scelta dell'autrice di confonderci un po' le idee per rendere più interessante lo scritto, in modo da non permetterti di chiudere il libro finché non hai svelato tutti i misteri.

Se un po' di mitologia non vi dispiace, e qualche piccola tragedia amorosa neanche, potreste divertirvi parecchio leggendo questo romanzo. Attenti però che non si tratta di una trasposizione fedele a quello che abbiamo conosciuto fino ad oggi, non è un mito rielaborato in stile Rick Riordan, è più un patchwork di dettagli che si uniscono. Se siete fedeli all'originale e non volete vederlo cambiato di una virgola, forse non è il romanzo che fa per voi.

A renderli degli eroi sono le strade che scelgono di percorrere, non i poteri di cui sono dotati.
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